L’acido ialuronico è stato scoperto nei primi anni ‘80.
FALSO. Risale al 1934. Il biochimico Karl Meyer riesce a identificare la molecola di acido ialuronico per la prima volta. Questa si trova in molti tessuti ed è anche il glicosaminoglicano più abbondante (GAG) del corpo. L'acido ialuronico è naturalmente sintetizzato da molti tipi di cellule presenti nei tessuti vertebrati, ma è stato dapprima identificato in grandi quantità nel liquido sinoviale che protegge le articolazioni e l'umor vitreo degli occhi. I primi prodotti a base di acido ialuronico sono stati sviluppati negli anni '50 ed erano destinati alla chirurgia oculare. Solo molto più tardi si è dimostrato il loro valore nei trattamenti ad azione anti-età.
L’acido ialuronico si trova naturalmente nella pelle.
VERO. Il corpo produce continuamente acido ialuronico e l'acido ialuronico presente nel tessuto cutaneo rappresenta più della metà della quantità totale presente nel corpo. L'acido ialuronico è abbondante nell’epidermide in particolare quando è sintetizzato da cellule di fibroblasti che nuotano nell'ambiente extracellulare che li contiene, si trova anche nell'epidermide dove è prodotto da cheratinociti.
L’acido ialuronico è utilizzato nella medicina estetica.
VERO. La medicina estetica utilizza l'acido ialuronico sin dai primi anni '90, in iniezioni per riempire le rughe. Dalla bassa potenzialità allergenica, la sua azione dura più delle iniezioni di collagene comunemente usate negli anni precedenti. E' una molecola che si trova naturalmente nel corpo ed è sintetizzata con metodi biotecnologici molto avanzati in soluzioni dalla purezza garantita che non contengono residui di proteine, proprio per questo è meglio tollerato ed è più facile da assimilare per l’organismo.
Il livello di acido ialuronico presente naturalmente nel corpo è stabile.
FALSO. Sfortunatamente, anche se l'acido ialuronico è costantemente consumato e sintetizzato dalle cellule del corpo, il suo bilancio specifico si deteriora nel tempo, a partire dal momento in cui si raggiungono i 30 anni. Le conseguenze sono le graduali modifiche a cui la qualità della pelle è sottoposta. Inizia tutto con una riduzione della capacità della pelle di mantenere un livello ottimale di idratazione, poi questa inizia a presentare segni sempre più evidenti di affaticamento, quindi perde la sua rotondità naturale e il volume, piegandosi in più rughe. Questo fenomeno è noto come invecchiamento metabolico. Durante la fase embrionale, l'acido ialuronico viene sintetizzato in grandi quantità, ma la quantità iniziale diminuisce gradualmente, giorno dopo giorno. Il suo deterioramento è dovuto principalmente agli enzimi e alla loro naturale azione di consumo. Ma anche allo stress ossidativo, accelerato dai raggi UV e dall'inquinamento.
Il contenuto di acido ialuronico non può mai azzerarsi.
VERO. La perdita di acido ialuronico a livello di epidermide è notevole, ma anche in età molto avanzata esso non scompare del tutto, per fortuna. Va detto che pur persistendo in piccola quantità nella pelle la sua qualità peggiora e la funzione nutritiva che svolge è meno efficace. Per questo motivo le cellule diventano naturalmente meno attive, la pelle del viso perde la sua elasticità e il suo volume determinando un cambiamento della originaria forma ovale. Per compensare il deterioramento naturale dell'acido ialuronico risulta fondamentale, una volta raggiunti i 40, applicare una antirughe e anti-età che possa realmente apportare un contenuto concentrato di acido ialuronico compensativo e sostenere l'elasticità della pelle. Questa dovrebbe essere formulata con acido ialuronico a basso peso molecolare, come ad esempio l'acido ialuronico micrometrico (da 20 a 50 kDa), che ha già dimostrato con successo la capacità di penetrazione negli strati vivi dell'epidermide.